18 punti separano le ragazze della Pallavolo Sovere al momento 3^ in classifica dal Viviamovolley Gorlago quart’ultimo. La partita del PalaSòer è aspettata quindi come abbordabile.
Qualche assenza costringe Carlo ad una formazione abbastanza obbligata ma comunque performante. Il primo set comincia con un saltino avanti delle avversarie, costante per tutti i set, ma le Brave Ragazze si destano subito ed innestano il turbo. Grazie anche a ottime battute (9 aces) raggiungono e lasciano sul posto il Gorlago; le ricezioni sono buone, Bea fa girare bene i palloni e gli attacchi efficaci, sovente perentori. Il Gorlago non riesce a contenere, sbanda e va alla deriva. 17′ e il primo set è archiviato: 25-15
Nel secondo set le nostre raghe entrano in campo un po’ distratte, cincischiano finchè il Gorlago infila un parziale di 5-0 e accumula fino a 6 punti di vantaggio. Ma coach Carlo è tranquillo, e così anche le ragazze. Come un vecchio diesel entrano in temperatura dopo qualche chilometro e cominciano a macinare gioco. Sull’8-14 comincia l’inseguimento che, con Sara Bianchi in battuta che cecchina le avversarie, si compie al 16-16. Il Gorlago cerca di resistere per qualche punto, ma è con un’altra Sara (Masneri) in battuta che le ragazze affondano il coltello: dall’attacco fendenti precisi si incuneano mortiferi nella difesa avversaria. Il set, a due velocità per il Sovere, si chiude 25-20.
Nel terzo set ancora le nostre ragazze entrano distratte e si fanno sorprendere sullo 0-4, ma bastano un paio di cambi palla per recuperare il break. Il Gorlago resiste fino al 9-9, poi le nostre ragazze tornano ad imporsi, con buone e ficcanti battute e begli attacchi. Le nostre van via a doppia velocità e chiudono anche il terzo set sul 25-20.
Buona partita, vittoria netta, senza patemi; lo si denota anche dallo “zero” nel tabellino dei time out chiesti da coach Carlo. Le ragazze hanno giocato ordinate, commettendo pochi errori e falli; i momenti di “distrazione” non sono solo figli di errori delle nostre ragazze, ma anche per allineamento di sfiga e bravura avversaria. Molto positivo il fatto che le ragazze non si siano mai scomposte e abbattute ma abbiano invece reagito, non con rabbia cieca, ma con consapevole razionalità, usando le armi migliori a loro disposizione. Una di queste armi è l’unità di squadra: lottare insieme, aiutarsi, coprirsi, mai polemizzare, mai accusare. Brave ragazze!
Brave tutte, ma permettetemi due menzioni. Una per il lato Sara Bianchi, per il numero di palle lavorate bene, in attacco come in fase di difesa; l’altra per Sara Colombo, sì per alcune belle schiacciate da centrale di razza, ma soprattutto per aver cercato di far ravvedere l’arbitro di una sua decisione errata a nostro favore, ammettendo un suo tocco a muro. L’arbitro ha errato due volte non volendo rivedere la sua decisione, ma il suo gesto resta una gran dimostrazione di onestà. Un applauso per Sara.
Rud. Bia.