Derby come al solito sentito, ma con la tranquillità di uno scontro quasi testa-coda dove la quasi testa siamo noi.
Le nostre si contraddistinguono fin da subito per una eccessiva sciallatezza che denota poca concentrazione sulla partita, poca determinazione e poca cattiveria: arrivo alla spicciolata in ritardo, con calmissima ad uscire dallo spogliatoio e riscaldamento alla viva il parroco.
Risultato? Un primo set pasticciatissimo da parte di tutte con la testa chissà dove, in cui le avversarie, che non fan altro che difendersi, ci restano incollate fino a metà set per poi mettere la freccia con 8 punti di fila e portarsi a casa il loro secondo set di tutto il campionato. Una pochezza e disattenzione disarmante in tutti i fondamentali.
Coach Carlo è furente, il sottoscritto basito, i supporter ammutoliti.
Una reazione c’è, o forse no. Le ragazze rientrano e nei set successivi giocano più ordinate ma nemmeno senza strafare. Più che sufficiente per prendere il largo subito e vincere 3 set in scioltezza.
1-3 il risultato finale e altri 3 punti in cascina, va bene così. Ma ritengo che l’atteggiamento delle ragazze debba, in generale, mutare. Vedere poi le “ragazzine” U13 della Foppa prepararsi con diligenza e serietà alla partita successiva, prima in tribuna e poi in campo, non ha fatto altro che acuire questa sensazione.
Era una partita facilissima, fatta apposta per esaltare le loro capacità e virtù, per esaltarsi e accrescere la propria autostima. E invece si torna a casa quasi delusi nonostante la vittoria.
Probabilmente non è giusto, ma è così. Peccato.